martedì 30 giugno 2009

Studded beauty


Ecco, ho trovato il modo di riciclare il collare borchiato del mio passato metallaro in a fashionable way. Montato su un nastro di gros-grain può trasformarsi in una deliziosa fascia per capelli. Appena torno a casa prendo le misure!

Plastic Dreams


Melissa lancia il suo primo magazine, interamente in portoghese ahimè, con le immagini della splendida Agyness Deyn immersa in un universo di plastica e colori. Devo essere sincera, avevo sottovalutato i tronchetti melissa, la versione rossa è splendida, l'ideale per contrastare il grigiore delle prime mattinate autunnali, con leggins in pvc, tshirt e giacchino in nylon... e plastique al collo, obviously! ;)

lunedì 29 giugno 2009

Edie Sedgwick Love


Ho trovato gli orecchini perfetti per un Edie-look, sono qui sulla mia scrivania che mi guardano. Peccato non siano miei, sono parte della main Alberta Ferretti e, anche se uno è rotto, devono rimanere entrambi sulla mia scrivania, soli e abbandonati per via di qualche vestierista maldestra o di una guardarobiera frettolosa. Uno però è intatto, e senza il gemello non può essere utilizzato per nessuno shooting, quindi MAGARI potrei domandare dolcemente se posso portarlo a fare un giro questo week-end.

Tra l'altro, la fotografia è pessima, in realtà sono neri, e lo scontorno... hmmmm, potrei propormi per scontornare accessori per il look-book!

Lamè addicted


La mia nuovissima e scintillante Olympus baby ha bisogno di una borsa che le si addica, il problema è che tutte le tracolle create appositamente per questo scopo si addicono pochissimo a me. Sabato sono andata a fare un giro di shopping e non sono riuscita a trovare una tracolla imbottita di nylon in un colore che non fosse grigio o nero o verde militare, quindi al momento sto rastrellando il web in cerca di una tracolla American Apparel-style, possibilmente in lamè colorato o in vinile luccicante. Oppure di un sito diy che mi insegni come trasformare la mia vissuta duffle bag in una borsina imbottita di dimensioni adeguate! ;)

domenica 28 giugno 2009

Passi tutta la tua vita a diventare Dio, e poi muori.


Chuck Palahniuk. Un genio, secondo me. Grazie all’arrivo al cinema di “Soffocare”, tratto dal suo omonimo libro, molti di noi stanno scoprendo questo autore, che prima era noto soprattutto grazie allo splendido “Fight Club”. In questi giorni sto gustando la sua prosa incisiva rileggendo Invisible Monsters, un piccolo capolavoro della narrativa moderna, romanzo legato a doppio filo alla concezione moderna del mondo della moda. Invisibile monsters parla della storia di una giovane donna, una modella, che si ritrova da un giorno all’altro completamente sfigurata da un incidente che devasta irrimediabilmente il suo viso perfetto. La vita mette sul suo cammino una serie di persone che la aiuteranno ad inventarsi una vita nuova, progetto molto più realizzabile rispetto a raccogliere i cocci di quella vecchia. Il viaggio allucinato nella testa di questa ragazza lascia senza fiato, fa rivivere tutti i disagi della nostra vita portati all’eccesso. Il desiderio di perfezione ad ogni costo, per esempio, si infrange e si frantuma contro gli scogli della realtà.

“Amatemi, amatemi, amatemi, amatemi, amatemi, amatemi, amatemi, sarò chiunque vogliate che io sia. Usatemi. Cambiatemi. Smontatemi. Rifatemi come volete, basta solo che mi amiate.”

Povera Shannon, nelle sue parole rivivono tutte le nostre insicurezze. È un personaggio creato per farci sbattere la testa contro il crudele muro della realtà, contro quello che siamo, l’agnello che va sacrificato per evitare a noi, che una possibilità ancora la abbiamo, di diventare dei mostri invisibili ed incapaci di amare. “Quello che veramente odio è me stessa, e di conseguenza odio praticamente tutti.”


Questo romanzo equivale ad una vita di sedute da uno strizzacervelli, con il prezzo di un tascabile portiamo a casa la possibilità di riflettere, oltre ovviamente ad una delle opere meglio riuscite di uno scrittore straordinario. È uno di quei libri che ti regala qualcosa di nuovo ogni volta che lo prendi in mano. L’insegnamento che mi martella nella testa questa volta è che bisogna smetterla di voler essere perfetti, cosa facilissima da capire ma estremamente difficile da realizzare. La nostra vita assomiglia sempre di più ad una passerella invisibile, il set pieno di luci in cui un immaginario fotografo ti da suggerimenti su come interpretare meglio la tua vita. Per gli altri.

Dammi terrore.

Flash.

Dammi panico.

Flash.

Dammi idillio.

Flash.

Dammi diniego.

Flash.

Dammi una qualsiasi sensazione di controllo!

…flash…